Siamo a Castel d’Asso ovvero l’antica Axia. Qui si trova una delle più belle (o forse la più bella) necropoli rupestre Etrusca.Che veramente la zona in epoca etrusca ellenista si chiamasse Axia non vi è alcuna certezza.Il nome di Axia infatti fu dato dal frate domenicano Annio da Viterbo (Viterbo 1432 – Roma 1502) noto per l’opera Antiquitatum variarum volumina XVII (1489), ma ancor più noto per falsificazioni epigrafiche!Comunque il nome di Axia è bello e appropriato all’imponenza dell’area.In epoca recente (1817) la zona di Axia fu ritrovata (ma in questo caso è più corretto dire semplicemente studiata) dall’archeologo viterbese Francesco Orioli a cui si deve anche la scoperta di Norchia.A differenza di altre necropoli quella di Castel d’Asso ha una estensione relativamente limitata concentrandosi in un raggio di poche centinaia di metri. Vogliamo specificare che tranne per la Tomba Orioli di cui siamo certi della corretta attribuzione per tutte le altre tombe ci riserviamo di poter aver sbagliato l’attribuzione foto/tomba. Il motivo è semplice in tutta la necropoli abbiamo visto solo quattro malridotti cartelli segnaletici: due all’ingresso, uno per la tomba Orioli ed uno per la tomba Grande. Dobbiamo dire che anche in bibliografia foto con la chiara indicazione del nome delle tombe non si trovano, se non per la tomba Orioli e, sul sito www.canino.info, una per la tomba Grande. L’autore di questa foto è Giacomo Mazzuoli, a nostro avviso uno dei migliori conoscitori dell’Etruria Etrusca, e quindi una sicurezza nell’attribuzione. Per pura semplificazione mentale abbiamo diviso la visita alla necropoli in tre settori. |